I Caprili dell’Isola d’Elba
I Caprili Elbani a ricordare che la pastorizia è stata un’attività importante dell’Elba occidentale fin dall’antichità.
Le genti che nel periodo subappenninico (1100-900 a.C.) popolavano numerose le pendici del Monte Capanne disseminate in piccoli villaggi, erano dedite alla pastorizia e alla tessitura.
Come risulta dal censimento del 1868, la più alta concentrazione di ovini dell’Isola d’Elba si rilevava sul versante sud-occidentale del Monte Capanne con una consistenza di 3.036 capi su un totale di 5.122.
Il caprile era la struttura utilizzata per l’esercizio della pastorizia: era costituito da un recinto di forma circolare in muratura a secco, alto 60-70 cm, utilizzato per il ricovero delle greggi e dal domolito o grottino dove si conservavano gli attrezzi per la preparazione di ricotte e formaggi ed il pastore si riparava dalle intemperie.
Anch’esso in muro a secco, a sezione circolare, provvisto di una piccola porta e di una finestrella, il domolito era coperto da una falsa volta realizzata con giri di pietre progressivamente aggettanti verso l’interno.
La tecnica, della cupola di Pietra
La tecnica, che i pastori tramandavano di padre in figlio, era diffusa in una vasta area che va dall’Irlanda all’isola di Malta, dalla Spagna, alla Grecia, dove si costruivano rifugi in pietrame della stessa tipologia chiamati: clochan in Irlanda, cabane presso Marsiglia, bunjia in Dalmazia, crot in Svizzera, girna a Malta, kazum nella penisola istriana, mantarah in Palestina.
I Caprili e i domoliti dell’Elba
I caprili presenti ancora sul nostro territorio rappresentano la memoria del mondo dei pastori “che, numerosi fino ad un passato relativamente recente, hanno animato e resa viva la nostra montagna con le loro greggi quando le vallate, dai Filicai alle Mure, dalle Macinelle a Moncione, dalla Grottaccia a Vallebuia riecheggiavano dei loro fischi di richiamo e dei belati delle bestie vaganti al pascolo”.
Le vie dei pastori, combinando itinerari diversi, consente di visitare 11 caprili di fogge diverse ancora in buono stato di conservazione ma talvolta lontani dai percorsi abituali e quindi poco noti. I caprili sono: caprile di Chiusa Borsella, caprile di Pernocco, Chiuso dei Bovi, caprile di Pietra Murata, capriole di Tozza al Protano, caprile delle Macinelle, caprile del Collaccio Basso, caprile del Collaccio Alto, Grottino della Guata, caprile di Tozz’i Carletto, caprile dei Tre Cerri.
Vale una deviazione al tracciato la visita al Caprile La Capanna di Marco, raggiungibile percorrendo i sentieri delle Vie del Granito: si trova in località le Grottarelle presso le antiche cave di granito.
Caprili Elbani
Distribuzione dei caprili
Castancoli Grottino pastorizia
Grottino alla Guata
Caprile del Collaccio Basso
Caprile delle Macinelle
Caprile di Pietra Murata
Masso alla Guata (Quata)
Principali caprili dell’Elba:
Chiuso dei Bovi (Piane al Canale – San Piero)
Caprile del Collaccio Basso (Piane al Canale – San Piero in Campo) con un domolito
Caprile delle Macinelle (Piane al Canale San Piero) con due domoliti realizzati dal pastore Mamiliano Martorella (1898-1973) intorno al 1930
Grottino alla Guata
Grottino di Castancoli
Caprile di Chiusa Borsella (San Piero in Campo) realizzato dai fratelli Giuseppe e Pietro Montauti
Caprile del Col di Paolo (San Piero in Campo)
Caprili del Sughereto (San Piero in Campo)
Caprile della Ficuccia (San Piero in Campo)
Caprile dei Tre Cerri (San Piero in Campo) con un domolito attribuito al pastore Mamiliano Martorella (1898-1973)
Caprile di Pernocco (San Piero in Campo) con un domolito
Caprili delle Piane del Canale (San Piero in Campo)
Caprile di Pietra Murata (Piane al Canale – San Piero) con un domolito attribuito al pastore Mamiliano Martorella (1898-1973)
Caprile di Tozza al Pròtano (San Piero in Campo) con un domolito
Caprile della Tozz’i Carletto (San Piero in Campo) con un domolito
Caprile della Tozza al Pagliaio (Sant’Ilario in Campo) con un domolito
Caprile della Grottaccia (Pomonte) con un domolito attribuito alla famiglia Martorella
Caprili delle Mure (Pomonte) con due domoliti realizzati dal pastore Evangelista Barsaglini (1923-2016) dopo il 1972
Caprile di Olimpo (Pomonte)
Caprili dei Campitini (Pomonte) con un domolito
Caprili del Monte Orlano (Pomonte)
Caprili del Frate (Pomonte)
Caprile del Colle Popoino (Pomonte)
Caprile del Barione (Pomonte) con un domolito attribuito alla famiglia Martorella
Caprile di Tramontana (Pomonte) attestato dal 1820
Caprile di Canoso (Pomonte) con un domolito realizzato dalla famiglia Martorella intorno al 1945
Caprile del Monte Cenno (Pomonte) con un domolito realizzato dal pastore Evangelista Barsaglini (1923-2016) dopo il 1972
Caprile della Collìca (Pomonte) con un domolito attribuito alla famiglia Martorella
Caprile della Forca (Seccheto) con un domolito realizzato dal pastore Giuseppe Galli (1901-1977)
Caprili della Forca Bassa (Seccheto)
Caprili delle Piane alla Sughera (Seccheto)
Caprile della Calle (Seccheto)
Caprile di Cote Làpida (Seccheto)
Caprile delle Grottarelle (Cavoli)
Capanna di Marco (Cavoli) che prende il nome dal possidente ottocentesco Marco Palmieri
Caprili del Tròppolo (Chiessi) con un domolito attribuito al pastore Oreste Anselmi (1886-1964)
Caprile di Campo al Castagno (Marciana) realizzato dal pastore Edoardo Ricci (1898-1990)
Caprili di Capepe (Marciana) con un domolito
Caprile di Natalino (Marciana) attestato dal 1840, con un domolito
Caprile dell’Omo (Marciana)
Caprili di Serraventosa (Marciana) con un protodomolito a copertura conica realizzato dal pastore Pietro Anselmi alla fine del XIX secolo (Caprile dei Colli)
Caprile di Monte Catino (Marciana)
Caprile della Stretta (Marciana) con un domolito
Caprili della Tabella (Marciana)
Caprile della Tavola (Marciana)
Caprile del Monte Perone (Poggio)
Caprile di Montecristo (Poggio)
Caprile delle Panche (Poggio) attestato dal 1820
Caprile del Ferale (Poggio) con un domolito attribuito al pastore Aristide Martorella (1892-1963)
Caprile del Monte Corto (Poggio)
Caprile della Nivera (Poggio)
Caprile del Malpasso (Poggio)
Caprile del Monte Perone (Poggio)
Caprili del Monte Maolo (Poggio)
Caprile della Settima (Poggio)
Caprile delle Puntate (Poggio)
Caprili del Monte Tambone (Capoliveri) con tre domoliti (di cui uno distrutto) attribuiti alla famiglia Martorella